Il Cappellano giunse la mattina un pò più tardi del solito si soffermò in preghiera davanti all'altare e poi andò in sagrestia a vestirsi, appena le campane suonarono l'ora uscì ed iniziò la sua predica:
Fratelli e Sorelle Dragoni carissimi,
Quest'oggi voglio portare all'attenzioe un tema molto importante nella vita di tutti voi che appartenete a questo glorioso Ordine, l'Umiltà, è la prima cosa che giurate di perseguire nel giuramento che fate per entrare nell'Ordine ed è anche la più importante, chi non segue la Via dell'umiltà non è un uomo retto.
L'umiltà è una virtù di cui non si può fare a meno essa ci permetterà il giorno in cui giungeremo al paradiso solare di essere esaltati dall'Altissimo perchè esso ci ricompenserà, in quanto chi vive la sua vita con vera umiltà ottiene per se anche tutte le altre visrtù che sono caratteristiche di un ottimo aristotelico: temperanza, amicizia, giustizia, generosità, perseveranza, piacere e convinzione.
Tutto queste virtù non sono però edificabili per noi se non fondiamo tutto sull'umiltà. Perchè l'Umiltà nobilita l'uomo, lo rende nobile, ma non nel senso superficiale della parola cioè l'umiltà non ti fa diventare ne conte, ne barone, ne altro ma l'Umiltà nobilita lo spirito lo rende pure e simile a quello dell'Altissimo e perciò buono e fedele ai suoi occhi.
Vi invito dunque o voi tutti figlioli a seguire la Via dell'Umiltà per tutta la vostra vita, affinchè un giorno possiate godere del Paradiso Solare!
Terminatò si ritirò in sacrestia dove si tolse i paramenti sacri e si fermò ancora un pò a pregare...