Storm si diresse in sagrestia...
Non era domenica, non era un giorno particolare, era un altro giorno come tanti altri.
Un giorno carico di tristezza, di sospetti, di accuse...
Storm entrò a passo sicuro nella piccola Cappella. Era fresco al suo interno, mentre fuori la calura estiva si faceva sempre più minacciosa per tutti i soldati costretti nelle armature.
Non sapeva quanti Dragoni avrebbe trovato al Castello, ma sapeva che doveva essere lì con loro se avessero avuto bisogno.
Ai Dragoni presenti si rivolse duqnue così
"Fratelli,
so quanto dolore, quanta stanchezza, quanta rabbia albergano ora nei vostri cuori.
Non ci sono cure a tutto ciò. Questo è il prezzo che si paga in ogni guerra, purtroppo.
Ma non siete soli! Aristotele è con noi e nella sua giustizia provvede ai nostri bisogni quando non ce lo aspettiamo.
Dobbiamo avere fiducia. I nostri Cardinali, i vescovi e la Chiesa tutta si sta adoperando per raggiungere l'agognata pace, che non sia solo un tregua temporanea.
Ma non dobbiamo lasciare che il nostro cuore ceda alla rabbia.
Mai come in questo momento la calma è la nostra sola consigliera.
Preghiamo quindi insieme per la pace e perchè il nostro Ordine esca indenne da questa brutta avventura.
Che Aristotele sia sempre con voi!"
Detto questo si sedette nel giardino all'ombra fresca del suo albero preferito, attendendo nel caso qualche dragone avesse bisogno di lei.