Statuto dell'ordine

Articolo 1
L’ordine ha come scopo:
1) la crescita culturale dei cittadini del ducato, sia questa dal punto di vista della conoscenza della religione Aristotelica che dal punto di vista della conoscenza delle varie attività necessarie al sostentamento dei cittadini.
2) La collaborazione con l’esercito del ducato per la difesa delle città del ducato e del ducato stesso.
3) La crescita dei membri dell’ordine nella via dei principi e valori Aristotelici.
4) Aiutare il parroco o il diacono delle città nelle quali è presente l’ordine in qualità di catechisti e in particolare fare opera di evangelizzazione per la promuovere la fede presso chi ancora non ha ricevuto il battesimo ( sempre col permesso del Parroco o del diacono che prevederà a istruire i membri qualora ritenesse opportuno il loro impiego e ritenesse la loro conoscenza del credo aristotelico carente )
5) Il commercio tra città del ducato per portare beni di cui le città confinanti fossero carenti, mediante accordi tra i sindaci delle due città, garantendo cosi la possibilità di crescita a tutti i cittadini del ducato.
Il commercio verrà svolto mediante staffette che si sposteranno con il portatore del mandato dalla loro città alla città più vicina, lungo il percorso che porterà nella città di arrivo, le staffette della prima città lasceranno il portatore del mandato nelle mani delle staffette della seconda città che provvederanno a scortarlo nella terza città del percorso e cosi via per cui alla fine solo il portatore del mandato compierà l’intero percorso mentre il resto dei dragoni si muoveranno di città in città per poi rientrare nella loro sede.

Articolo 2
La massima autorità dell’ordine:
La massima autorità dell’ordine è il Grande Dragone
Questo è votato in modo democratico (in questa elezione il voto di ogni membro vale 1 voto) da tutti i membri dell’ordine e viene scelto tra gli Spiriti del Drago dell’ordine, .
L’attuale Grande Dragone è il Visconte di Sale, Barone di Voghera Romualdo Asburgo D’Argovia.
L'elezione della massima autorità avviene ogni 10 anni, gli ex Gran. Dragoni prendono il titolo di Grande Spirito, o in caso di morte o dimissione volontaria o in seguito a espulsione dall'ordine del Grande Dragone.

Articolo 3
I gradi interni e doveri dei graduati:
Chi vuole conoscere il funzionamento dell'ordo e i suoi compiti può entrare liberamente nella fortezza dell'ordo in questo periodo di 30 giorni in cui deciderà se continuare o far parte dell'ordine o meno prenderà il grado di apprendista, per gli apprendisti non é necessario essere battezzati.
Coloro che si vogliono avvicinare all’ordine e vengono accolti al suo interno per comprenderne lo stile di vita al 100%, e coloro che sono di livello 0 e non possono assolvere i loro compiti nell’ordine vengono chiamati di uova del Drago o semplicemente uova questi devono essere battezzati e dimostrare di essere buoni fedeli della Santa Chiesa Aristotelica Romana , farà fede la dichiarazione del parroco della città o del diacono, in caso di città senza parroco o diacono gli aspiranti dovranno avere un attestato dal prelato che ha provveduto al loro battesimo.
Coloro che entrano nell’ordine prendono il grado di scudiero per i primi 20 giorni e fino a quando sono di livello 1.
Gli scudieri seguono la via dell’umiltà, imparano a gestire coltivazioni di qualunque tipo e a raccogliere le risorse delle città nella quale si trovano e delle altre città del ducato, è loro dovere insegnare ai cittadini di livello 0 come muoversi in città, quali siano le norme vigenti e come sopravvivere al meglio per poter diventare di livello 1.
Al passaggio al livello 2 lo scudiero diventa Cavaliere Del Dragone, il Cavaliere segue la via della forza, i cavalieri si distinguono in base alla loro forza in :
cavalieri della rosa hanno forza inferiore a 50;
cavalieri della spada hanno forza tra 50-100;
cavalieri della corona hanno forza tra 100 - e 150;
cavalieri della ricerca hanno forza tra 150-200;
cavalieri del Gral hanno forza superiore a 200 ;
come titolo onorifico i cavalieri del Gral ricevono il titolo di
cavaliere della croce quando hanno forza superiore a 235;

Il compito dei cavalieri del Dragone sarà quello di seguire, aiutare ed istruire gli scudieri ed istruire i cittadini della città di residenza di livello minore in tutte le attività in particolar modo sul mantenimento degli allevamenti e sul funzionamento delle varie botteghe e delle filiere alimentari e non.

I cavalieri del gral che raggiungono il liv 3 iniziano il camino della saggezza che gli porterà a diventare Spirito del Drago quando avranno concluso i loro studi in almeno 3 materie della via dello stato ed almeno una della via della guerra, questo indipendentemente dalla via scelta al terzo livello.

Lo spirito del drago che concluda i suoi studi nella via del esercito ed in quella dello stato prenderò il titolo onorifico di Maestro della Saggezza e sarà il consigliere del Grande Dragone.

Un ulteriore consigliere del Grande dragone sarà un diacono del ducato di Milano scelto dal Grande Dragone con l'approvazione del Vescovo del ducato che assumerà il ruolo di Cappellano dell'ordine.

Compito degli spiriti del drago è seguire ed istruire i Cavalieri trasmettendo ad essi le loro conoscenze ricevute in mesi di lavoro, si occuperanno anche di orientare ed istruire i livelli 2 della città che sono sulla via del passaggio al 3 livello.

Articolo 4
Rapporti con gli altri ordini cavallereschi o militari:
I rapporti con gli altri ordini cavallereschi che operano nel ducato o in territorio più ampio del ducato saranno di grande collaborazione ed amicizia, in particolare con tutti quelli ordini il cui fine è aiutare i più deboli, seguire la via dell’Aristotelismo, e favorire lo sviluppo e il bene dei cittadini.

Articolo 5
Il numero minimo di membri:
L’ordine resterà tale sino a che ci saranno almeno 20 membri attivi, qualora il numero dovesse scendere sotto questa cifra l’ordine si scioglierà.

Articolo 6
Carta dei doveri
Ogni membro dell’ordine dei dragoni del ducato di Milano, ha il dovere di aiutare i membri dell’ordine più giovani istruendogli come spiegato nell’articolo 3, oltre a questo prevederà alla sua crescita culturale ed economica mediante il proprio lavoro e gli studi delle guide ed eventuali testi che vedranno redatti dai membri dell’ordine, non dovrà mai compire atti che possano danneggiare altri membri dell’ordine ma con questi avrà un rapporto di profonda amicizia collaborazione e di rispetto.
Ogni membro dell’ordine dovrà giurare fedeltà al principe regnante ed al consiglio dei Dragoni, e si impegnerà a studiare le leggi vigenti nel principato e le eventuali leggi cittadine emanate dal sindaco della città nella quale risiedono i membri dell’ordine, inoltre ogni membro cercherà di diffondere la cultura della legalità e informerà i cittadini più giovani sulle leggi veggenti.
I membri dell’ordine si impegnano a collaborare con i sindaci delle loro città per portare merci in città confinanti e per difendere la città, prendendo posto nella milizia cittadina e nei gruppi a difesa della città.
I membri dell’ordine si impegnano a collaborare con i parroci o i diaconi presenti nella loro città per diffondere i principi Aristotelici e su autorizzazione del parroco fare catechesi nella città.

Articolo 7
Storia dell’ordine
Nel febbraio del 1456, una grave minaccia si affacciava sui territori del sacro romano impero e in particolare della "CENSORED" italica i Leoni di Juda, per far fronte a questa minaccia i soldati dell’esercito ducale di Alessandria decisero di non stare in un unico reggimento ma di formarne uno a testa cosi che potessero addestrare e tenere nel loro interno civili volontari che potessero aiutare a creare una difesa non solo valida ma numerosa.

Uno di questi gruppi era quello dei dragoni di Alessandria , col tempo il gruppo divenne sempre più legato ed organizzato, alcuni dei vecchi membri uscirono per andare in altri gruppi e portare la loro esperienza altri ancora emigrarono in altre terre.

Una cosa rimase inalterata lo spirito del gruppo ed il motivo che ne faceva un gruppo e non un insieme di persone, l’insegnamento in vari campi dai membri più anziani verso i membri più giovani e verso il resto dei cittadini.

Col tempo il loro Capogruppo divenne Diacono della città di Alessandria ed inizio a portare la parola di Dio verso i concittadini e in particolar modo verso i Dragoni che erano le persone che più di ogni altra gli stavano vicine nell'opera di catechesi . La diffusione della buona novella, cosi venne portata non solo dal capo gruppo, ma anche dai più capaci del gruppo, che come tutti seguivano il percorso di vita in armonia al credo Aristotelico.

Articolo 8.
L’uniforme
Per gli scudieri non è richiesta alcuna uniforme;
Per i cavalieri è previsto l’uso dei pantaloni la camicia ed un paio di scarpe, la camicia dovrà essere del colore dello stesso colore dei draghi cavalcati dal cavaliere;
Per lo spirito del drago è previsto oltre alla divisa da cavaliere il copri spalla e il mantello del colore del drago cavalcato.
Per il grande Dragone è previsto oltre alla divisa da spirito del drago un elmo di colore rosso e degli stivali dello stesso colore, in occasione di incontri con alti dignitari il grande dragone sostituirà l’elmo rosso con un cappello del colore del suo drago.

Articolo 9
Modalità di ammissione nell’Ordine;
Coloro che manifestano interesse ad entrare nell’ordine dopo aver dimostrato di essere battezzati e presenteranno il rapporto del prelato che gli ha battezzati che certifica che sono dei buoni fedeli, (costituirà titolo di merito la partecipazione settimanale alla messa), subiranno un periodo di affiancamento con un membro del’ordine che da padrino al nuovo entrato. Il padrino per 20 giorni seguirà il candidato mostrandogli le attività svolte dall’ordine ed i suoi principi, se il candidato vorrà proseguire all’interno dell’ordine allora si procederà alla votazione interna. Durante la votazione si presenterà davanti al grande Dragone ed il consiglio dei cavalieri il candidato con il suo padrino, il grande dragone leggerà ai cavalieri della città di appartenenza del candidato o in mancanza di questi ai cavalieri della città più vicina , il rapporto steso dal padrino e procederà a fare alcune domande al candidato atte a verificare la sua conoscenza dei vari sistemi di coltivazione e la sua conoscenza dei principi aristotelici, fatto questo i cavalieri voteranno l’ammissione o meno nell’ordine il voto dei cavalieri avrà una valenza diversa in base al grado secondo la seguente tabella:
cavalieri della rosa 1 voto ,
cavalieri della spada 2 voti
cavalieri della corona 3 voti
cavalieri della ricerca 4 voti
cavalieri del Gral 5 voti
cavaliere della croce 6 voti
il voto del grande Dragone si avrà solo in quei casi di parità tra voti positivi e negativi e questo sarà definitivo.

Articolo 10
Modalità di espulsione dall’ordine:
Verranno espulsi dall'ordine coloro che :
1) Si macchiassero di un qualunque atto contro la legge del ducato in cui si trovano , in questo caso la loro colpevolezza sarà dimostrata dagli atti processuali.
2) Si rifiutassero di seguire uno degli scopi dell'ordine illustrati all'articolo 1 senza fornire adeguate e valide motivazioni al loro diretto superiore, in questo caso la colpevolezza sarà dimostrata in un rapporto scritto che il diretto superiore dell'imputato invierà al Gran Consiglio, e da questo si formerà una commissione di 3 Consiglieri ed il Gran Dragone che voteranno l'espulsione sulla base delle prove fornite e delle giustificazioni addotte.
3) Coloro che con qualunque mezzo compiano atti ostili verso i membri dell'ordine.
Con atti ostili si intende qualunque atto di diffamazione, in taverna o in forum, mentire o aggredire verbalmente, per ovvie ragioni essendo reati già codificati dalle leggi ducali non vengono inseriti in questo elenco gli atti di brigantaggio aggressioni a mano armata o assalto ai municipi non autorizzati poiché sono già motivo di espulsione per il motivo 1. per questo tipo di reati fa fede la prova portata dalla persona offesa, l'imputato porta davanti al Gran Consiglio delle controprove sé esistono, anche in questo caso la commissione formata da 3 membri del Gran Consiglio e dal Gran Dragone esamina le prove prodotte ed emette il verdetto di espulsione.

Struttura gerarchica dell’ordine:
L’ordine è retto dal Gran Consiglio dei Dragoni, questo è formato dal Grande Dragone e gli Spiriti dei draghi ed il Cappellano dell'ordine , il Gran consiglio ha potere legislativo sull’ordine, inoltre prende contati con enti esterni all’ordine per eventuali missioni congiunte.

Per ogni città in cui è presente l’ordine ci sarà un delegato del Gran Consiglio il luogotenente cittadino che prevede ad organizzare i dragoni della città, in gruppi secondo il seguente ordine:
3 gruppi armati Draghi Blu, bianchi e rossi posti a difesa della cittadina, 2 gruppi dedicati prevalentemente all’insegnamento i draghi oro e argento, in caso di necessità anche questi due gruppi possono essere schierati in difesa in accordo con il sindaco della città. Qualora il numero di dragoni di una città superasse i 25 si formeranno ulteriori gruppi per ogni 5 elementi ma questi come i draghi oro e argento verranno schierati in difesa solo su richiesta del sindaco , del prefetto, del capitano o dal sergente dell’esercito (in questo caso il capogruppo sarà un militare dell’esercito) o del principe stesso.

Ogni gruppo è comandato da un cavaliere del drago e dal suo secondo e da 3 scudieri o cavalieri di grado inferiore, il capo gruppo e il suo secondo si occupano dell’istruzione degli scudieri che fanno parte del gruppo, inoltre ricevuto dal luogotenente cittadino il segnale di allarme provvederanno a trasmetterlo al resto del gruppo in questi casi i membri del gruppo non lavoreranno e si metteranno in difesa della città.